8.10.16

Case di riposo, Badia e Lendinara in difficoltà

Gli enti verso appalti a cooperative a scapito del personale dipendente. In agitazione sindacati e personale.
La casa di riposo di Badia

Durante l'estate del 2015 il consiglio di amministrazione della Casa di riposo di Badia ha avviato la procedura, poi abbandonata, di privatizzare l'istituzione. Tutto viene rinviato alla legge regionale in discussione a Venezia.
La casa di riposo di Lendinara

Nell'estate di quest'anno i lavoratori della Casa di riposo di Lendinara hanno contestato l'ente per la decisione di affidare una consistente fetta di servizi a una cooperativa. La tensione fra CdA è ancora alta (vedi La Voce del 03/10/2016).

In questi giorni anche il CdA della Casa di riposo di Badia ha deciso di appaltare a una cooperativa tre reparti.
La protesta dei dipendenti si è espressa anche durante la seduta del consiglio comunale di mercoledì scorso. Vedi rassegna stampa: CdR1, CdR2, CdR3, CdR4, CdR5. Scarica il volantino.

Due le cause delle difficoltà economiche degli enti pubblici del settore: la riduzione dei contributi regionali e una tassazione complessivamente sfavorevole rispetto alle strutture private.
Domanda: perché invece di impoverire i lavoratori non si rivendica in regione trasferimenti adeguati alle prestazioni? E perché le amministrazioni comunali non chiedono ai rispettivi partiti di riferimento una perequazione del trattamento fiscale fra strutture pubbliche e private?

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1 commento:

Umberto Montin ha detto...

Un'altra domanda: lo ha deciso un ufo atterrato sulla terra di ridurre le sovvenzioni pubbliche ( mentre nello stesso tempo sono aumentati i rimborsi alle strutture convenzionate) e di agevolare fiscalmente i privati rispetto al pubblico? La gente farebbe bene a porsele queste domande e altre simili tipo sul perché proliferano le strutture sanitarie private mentre il pubblico arranca e si moltiplicano le cooperative che agiscono con metodi da caporalato e pagano con i voucher