5.3.15

Conteremo i morti

Entro l'anno i direttori generali delle Ulss del Veneto dovranno dare applicazione al piano socio sanitario regionale.
Per il “San Luca”, e per noi tutti, sarà un disastro.


Già ora il reparto di chirurgia chiude nei fine settimana e la sua operatività è limitata agli interventi programmabili che si risolvono in giornata o, al massimo, tra il lunedì e il venerdì.
Ma l'applicazione delle schede ospedaliere approvate dalla giunta regionale, in seguito all'adozione del nuovo piano socio sanitario, farà delle vittime.
Impressionante la riduzione dei posti letto per acuti. Dai 208 che, anche oggi, vengono indicati dall'Ulss 18 nel proprio sito, si è passati a 180 alla data del 30 giugno del 2013. E ora dovranno essere ulteriormente ridotti a 143: un massacro!
Ma che cosa comporterà questa nuova riduzione?
Secondo alcuni esperti ciò ridurrà la possibilità di ricovero per 600 – 700 persone l'anno. Ma potrebbe andare peggio.
Dove andranno questi pazienti?
Difficile che trovino posto a Rovigo perché anche quell'ospedale dovrà fare i conti con le schede ospedaliere e perderà 79 posti letto.
Il presidente della giunta regionale ripete in ogni occasione, fino alla nausea, che non ci sarà una riduzione dei servizi ma non sarà così perché non può essere così. Zaia cerca di essere rieletto a maggio, prima che si vedano gli effetti del suo piano socio sanitario. Poi “passato lo giorno gabbato lo santo”.
Le schede ospedaliere sono inapplicabili, o avremo dei morti sulla coscienza.
Già ora l'ospedale non riesce a far fronte alle necessità. Lo abbiamo visto a gennaio con il picco delle influenze: code al pronto soccorso e mancanza di posti letto.
Portare a soli 143 i posti letto dell'ospedale di Trecenta significa condannare qualcuno. Non c'è scampo. Nessuna via d'uscita.

Spero che molti cittadini ne prendano coscienza, spero che numerosi chiedano ai propri amministratori comunali di intervenire. Le schede ospedaliere del San Luca non devono essere applicate!

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