12.3.14

Ospedali di comunità, nuovi pesanti ticket sui degenti

Posti letto per acuti sostituiti da ospedali di comunità.
I nuovi ticket per le degenze oltre i 30, i 60 e i 90 giorni
Inoltre si pagheranno anche tutti i ticket per le singoli prestazioni (prelievi, radiografie ecc.) necessarie durante il ricovero.

Ieri la conferenza dei sindaci dell'Ulss 18 ha parlato degli ospedali di comunità. Nel nuovo atto aziendale, lo strumento attraverso il quale i direttori generali daranno attuazione al piano socio sanitario regionale e alle relative schede ospedaliere, c'è la proposta di “compensare” i posti letto per acuti con posti letto di ospedale di comunità (a più bassa intensità assistenziale e molto più economici).
Per effetto delle schede ospedaliere l'ospedale di Trecenta perderà 37 posti letto per acuti; verranno rimpiazzati da 30 posti letto di ospedale di comunità.
Ma la sorpresa più grande e preoccupante riguarda l'introduzione di nuovi ticket, insostenibili per le persone meno abbienti.

Quel che segue è il resoconto che ne ha fatto sulla sua pagina Facebook Luigia Modonesi, sindaco di Fiesso Umbertiano.

Oggi Conferenza dei Sindaci per parlare degli ospedali di comunità.
Queste strutture intermedie che dovrebbero essere finanziate da ciò che si recupera dal ridimensionamento dei posti letto negli ospedali (ricoveri dopo l'uscita dagli ospedali per acuti) però non erogheranno prestazioni sanitarie gratuite come dovrebbero ma dopo i primi 30 giorni di ricovero si pagherà 15 euro al giorno più ticket per ogni prestazione sanitaria (es. prelievi, radiografie, ecc...), dopo i 60 giorni si pagherà 25 euro più ticket e dopo i 90 giorni 45 euro più ticket.
Io non sono d'accordo e l'ho ampiamente espresso in quanto la sanità in Italia, (almeno per ora!) è gratuita per tutti tant'è che anche le strutture private la erogano allo stesso modo delle pubbliche tramite adeguate convenzioni.
Da notare che poi non è previsto alcuna diminuzione della quota giornaliera per persone in stato di difficoltà economica, quindi ancora sfacelo più grande!
Da notare che su 41 sindaci che dovrebbero essere stati presenti, eravamo solo 17. Quando di affrontano simili argomenti si dovrebbe essere tutti presenti anche delegando un proprio consigliere o assessore, quest'oggi si parlava della programmazione della sanità da quest'anno in poi, quindi argomento importantissimo e delicatissimo.
La mia posizione come anche quella degli altri amministratori è stata fortemente contraria e ci siamo dati l'indicazione di mettere in forma scritta la nostra posizione per inviarla alla conferenza dei sindaci e poi in regione e per quanto mi riguarda mi rendo anche disponibile nei confronti di quei sindaci che ahimè non c'erano per dare loro tutte le informazioni dell'incontro di oggi. Sono fortemente preoccupata ed arrabbiata.
Luigia Modonesi, sindaco di Fiesso Umbertiano

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