26.5.13

«Ma a Padova serve davvero un nuovo ospedale?»

Parole in "libertà immobiliare"

Otto anni fa doveva essere realizzato un nuovo ospedale pediatrico: nulla di fatto. Il nuovo megaospedale costerà undici volte di di più ma mancano i soldi.
Dopo l'esempio di Mestre l'incubo del project finance.

Sul Mattino di Padova dello scorso 4 maggio la lettera di un medico, già assessore e consigliere provinciale, si pone la domanda citata nel titolo.
Ne riporto alcuni brani.

"...non posso fare a meno di sottolineare come nella nostra Regione, per la sanità, ci siano entusiasmo e apparente disponibilità di fondi solo per il suo aspetto immobiliare!"
La gente intanto vede che "non ci sono soldi per assumere medici nei reparti dove gli strutturati arrivano a fare anche 60-70 ore la settimana! In una normale azienda italiana ciò comporterebbe l'arresto del datore di lavoro per violazione della legge sul lavoro. Nelle Ulss per lo stesso "reato", si premiano i direttori generali perché 'risparmiano'!"
L'esperienza di Verona. "Verona ha da poco inaugurato il più grande ospedale chirurgico d'Europa, con 33 sale operatorie, 96 posti letto in terapia intensiva e 513 letti nei vari reparti, 10 sale endoscopiche, pronto soccorso, tre risonanze magnetiche, tac (anche intraoperatoria) e 100 ambulatori spendendo 223 milioni di euro. Il 50% di queste risorse è venuto dal territorio, 105 milioni dati dalla Fondazione Cariverona e solo meno della metà dell'investimento è arrivato da Regione e Stato. Per spendere così poco Verona ha scelto di rimanere dentro il vecchio Ospedale di Borgo Trento, rinunciando al più periferico e accessibile Borgo Roma o a una nuova sede."
... "Proviamo a chiederci: a Padova serve un nuovo ospedale? Se sì, dove? Quanto costa? ... Quanto mettiamo a disposizione noi padovani e quanto dobbiamo chiedere a Stato e Regione?"
Prima di proporre un progetto in project finance "Dovranno spiegarci il fallimento (per le casse regionali si intende) di questo importante esperimento!" (Mestre).

Ubaldo Lonardi
medico di base
già assessore e consigliere provinciale

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L'interrogativo della lettera è posto in ottica provinciale ma sarebbe ora che diventasse una domanda all'attenzione dell'intera regione. Il costo dell'opera, 650 milioni, probabilmente assai sottostimato, è infatti tale da prosciugare per anni le risorse destinate al settore socio-sanitario. Insomma è una decisione che non mancherà di avere ricadute a tutti i livelli, meglio che se ne parli a tutti i livelli.

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