12.8.12

Gli effetti dei tagli Ulss sul San Luca

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Ospedale_San_Luca_(Trecenta).jpg

Ridurre, tagliare, precarizzare sono gli obiettivi di regione e Ulss
E poi il ricatto del posto di lavoro
Pubblico e privato uniti nella lotta ... alla sanità

Nei precedenti post Taglio delle pulizie nei reparti e negli uffici: in tredici senza lavoro e Servizio pasti e pulizie, si taglia ho riportato la grave situazione determinata dalla riduzione di alcuni servizi in appalto per l'intera Ulss 18.
Si perdono 13 posti di lavoro e il prezzo da pagare riguarda pulizie ridotte, concentrazioni in tempi assurdi delle somministrazioni alimentari ai degenti, riduzione delle ore per il personale impegnato nei servizi di ristorazione.
Ma come si traduce tutto ciò nella qualità del servizio erogato dal San Luca?
Ieri mi è arrivata una segnalazione, piuttosto dettagliata, che riporto nella sostanza qui sotto.

Dal mese di ottobre dello scorso anno - e quindi ben prima della spending review - le dipendenti della ditta Serenissima (ristorazione al San Luca) hanno subito una variazione del contratto di lavoro: da 20 a poco meno di 19 ore settimanali.
Ora e da un paio di settimane a questa parte, il servizio pomeridiano di preparazione e consegna del tè viene svolto nel turno delle colazioni e quindi tutto al mattino. Tempi assurdi attuati per ridurre l'orario di lavoro al personale che è costretto a compensare con le proprie ferie. Disagio per i degenti e tensione col personale infermieristico. Un disagio di cui non deve importare nulla ai dirigenti dell'Ulss e sembra fare il gioco della Serenissima che in questo modo continua un percorso, già avviato, di smantellamento del servizio di cucina al San Luca per concentrare tutto a Boara Pisani.
L'ulteriore riduzione dell'orario di lavoro del personale addetto alla ristorazione e il conseguente sconvolgimento dei servizi si riflette negativamente anche sui donatori Avis che spesso non ricevono in tempo utile i generi di conforto previsti dopo la donazione di sangue. E ancora altra tensione fra il personale dell'Ulss e le dipendenti della ristorazione le quali, a fine mese, portano a casa 500 euro. Una miseria che è però un efficace motivo di ricatto nei confronti delle lavoratrici.

Io mi chiedo come sia possibile che gli strapagati dirigenti dell'Ulss possano ignorare la moltitudine di problemi che si accavallano, si sommano e si moltiplicano. Sembra quasi che ci speculino sopra all'insegna del "tanto peggio tanto meglio". Eppure, alla fine, ne va della qualità del servizio reso ai pazienti: lo scopo istituzionale che dovrebbe essere perseguito.

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