1.3.12

Sprechi all'Ulss 18? Una richiesta di chiarimenti alla Corte dei Conti


DOCUMENTO

Il Comitato dei cittadini per la difesa del San Luca ha inviato, nei giorni scorsi, una richiesta di chiarimenti alla procura della Corte dei conti di Venezia affinché sia valutata la legalità ed economicità delle spese dell'Ulss 18.
Ne riporto integralmente il testo.

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Spett. Procura della Corte dei Conti
Palazzo Mandelli San Marcuola
Cannaregio 1756   -   30121Venezia
Oggetto: Ospedale San Luca di Trecenta e buon uso del denaro pubblico.

Egregio Procuratore, il nostro Comitato  per la difesa dell'ospedale degli Altopolesani, ha più volte trovato lungo la sua strada frasi del tipo “mancano le risorse” o “bisogna risparmiare” come giustificazione
per l’impoverimento progressivo di servizi sanitari essenziali erogati dal San Luca, che non può certo essere considerato ancora ospedale per acuti con pronto soccorso.
Contemporaneamente un altro tipo di informazione diceva: “non è che manchino le risorse, è che sono male utilizzate” e “alcune operazioni molto molto discutibili hanno favorito e favoriscono anche oggi gli ospedali privati”. Ci riferiamo a quanto detto più volte pubblicamente dal Vice Presidente della Provincia di Rovigo, Guglielmo Brusco.
Affermazioni mai smentite.
Brusco dice che circa 200 milioni di euro, in 4 anni, sarebbero stati dati, oltre alle già altissime quote per ricoveri ospedalieri, a cliniche private, addirittura come incentivo per fare meno ricoveri.
Già questo ci sembra spreco di denaro pubblico, non operazione di risparmio.
Se poi aggiungiamo un altro dato (pure quello dichiarato ripetutamente da Brusco) e cioè che i cosiddetti risparmi per minori ricoveri sono stati pagati ai privati per fare più visite mediche, la cosa ci sembra molto difficile da accettare, ci sembra un modo perverso di usare denaro pubblico.
Così, mentre ai privati vengono dati soldi in questo modo, nel nostro ospedale vengono ridotti servizi, create situazioni di difficoltà soprattutto per una popolazione anziana residente in un’area distribuita in maniera particolare com’è l’Altopolesine.
Perciò Le chiediamo di chiarirci se questo modo di utilizzare i soldi pubblici è legale ed economico.
Noi vorremmo che una risposta ci arrivasse prima che il nostro ospedale perda ancora qualche servizio, magari con la solita motivazione della mancanza di risorse.
Sicuri di una sua risposta La ringraziamo per l’attenzione.
Per il Comitato dei Cittadini per il San Luca, la portavoce Jenny Azzolini.

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